giovedì 22 luglio 2010

Mushishi 9 e Black Cat 20

Per la terzultima volta (fino ad ottobre) sono ancora qui a commentarvi le mie letture da treno. Spero che le possiate trovare interessanti e che non vi stanchiate mai di leggere i miei pareri. Un saluto particolare ad Antonio Menin che con oggi ha concluso (magistralmente) il corso di disegno estivo alla scuola di Padova; grazie Antonio per tutto quello che hai fatto per noi e ci vediamo ad ottobre!! Ma bando ai saluti, andiamo a commentare:


Titolo: Mushishi n.9
Genere: manga, fantasy filosofico
Storia: Yuki Urushibara
Disegni: Yuki Urushibara
Trama: nella prima storia di questo numero troviamo una strana signora che ha perso completamente la memoria ad un certo punto della sua giovinezza e talvolta si sente irrimediabilmente attratta dalla foresta; questi strani eventi sembra che siano stati causati da una strana ombra senza proprietario. Nel secondo racconto troviamo Ginko alle prese con un marinaio che ha un'abilità unica al mondo: riesce ad emettere un fischio che attira dei particolari tipi di mushi; ma se non fossero le sole cose ad essere ammaliate da quel suono?? Nella terza puntata troviamo una figlia e i propri parenti che pur abitando nella stessa casa non riescono mai ad incontrarsi; nemmeno quando sono uno dinnanzi all'altro. Il quarto episodio narra invece di uno strano bambino che sembra sin troppo a suo agio nell'acqua. Egli ha infatti le mani leggermente palmate e la pelle fredda come quella dei pesci. Toccherà al mushishi cercare di capire come guarire questo ragazzo e aiutare la madre preoccupata per la sorte del proprio figlio. Nell'ultima storia scopriremo qualcosa di più sulle origini di Ginko ed in particolare sul suo maestro (non dico altro per non rovinare la storia).
Commento: altro numero interessante per mushishi che però non riesce a convincermi del tutto. Come al solito non c'è la minima coerenza tra le storie (tranne l'ultima che racconta una parte delle origini di Ginko) e, seppur sempre molto interessanti, non riescono a far presa sul lettore in modo definitivo (a mio parere). Forse sarebbe stato da puntare un po' di più sul protagonista o quantomeno creare un filo conduttore che si facesse strada tra i dieci numeri complessivi della serie; anche se questo è ovviamente solo il mio parere di lettore. Parlando dei disegni devo dire che una volta passata la strana sensazione che si prova nel leggere questo fumetto sono piuttosto ripetitivi: questo nel senso che si fa fatica a distinguere i vari personaggi e talvolta capita di confonderli (persino maschi e femmine non sono poi così diversi). Un manga molto particolare quindi, anche se ha dalla sua parte una particolare qualità: non avete letto i primi 8 numeri? Non importa! Potete tranquillamente andare in fumetteria e recuperare questo nono tankobon e non sarete minimamente svantaggiati. Un manga consigliato a tutti coloro che amano le cose particolari e a tutti coloro che non sono particolarmente alla ricerca di personaggi carismatici ma di "racconti" misteriosi.
Voto: 7+


Titolo: Black Cat n.20
Genere: manga, action
Storia:Yabuki Kentaro
Disegni: Yabuki Kentaro
Trama: eccoci all'ultimo appuntamento con Black Cat! In questo numero troviamo la battaglia finale tra Train e Creed e quella tra Sven e Eve contro gli ultimi scagnozzi degli Apostoli delle Stelle! Un numero carico d'azione che ci porta ad un finale un po' scontato ma aperto a prossime evoluzioni (come dice Yabuki stesso).
Commento: mah, non so bene come commentare questo ultimo numero di Black Cat. Diciamo che mi aspettavo qualcosa di meno banale e di più esplosivo anche se dalla piega che aveva preso negli ultimi tankobon avrei dovuto prevedere che la situazione non sarebbe migliorata. La prima cosa che mi viene in mente è quanto siano stati sprecati personaggi interessanti come quelli in questo manga per una storia che parte col botto ma che nella seconda e ultima fase rasenta la banalità. Questo non significa che sia un brutto fumetto, diciamo solo che ho sperato sino alla fine che tornasse alle antiche glorie dei primi numeri e che non ce l'ha fatta. La stora potrei quasi spoilerarvela (ma non lo farò) dato che chi ha letto i numeri scorsi saprà perfettamente come andrà a finire quest'avventura. I disegni sono come al solito molto belli e seppur le espressioni si ripetano identiche in 20 numeri non si ha mai la sensazione di pesantezza e di ripetitività che potrebbe derivarne. Un appunto finale: non aspettatevi di sapere che fine faranno tutti i personaggi dato che gran parte di essi spariranno misteriosamente senza dare spiegazioni (Etes tra tutti). Un manga consigliato a chi cerca qualcosa di divertente e rilassante senza troppe pretese; ergo: se avete soldi da spendere in manga non fondamentali pigliatelo altrimenti risparmiate i vostri soldi per le grandi uscite di questo periodo.
Voto: 7 1/2

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